Per i non addetti ai lavori, il termine «franchising» evoca immagini di catene di fast-food, di alberghi e negozi… ma non è sempre stato così.
Per i più, franchising è sinonimo di Stati Uniti e di una M gigante. Ma le origini dell’idea, ovvero un imprenditore che paga delle somme per un diritto di commercializzazione, con un marchio conosciuto e usufruendo di formazione e supporto, si trovano molto prima del momento in cui, nel 1954, un venditore di mixer per il «milk-shake» (Raymond Albert Kroc) scopri in California due fratelli (Dick e Mac Mc Donald) che utilizzavano nel loro ristorante una vera e propria «linea di assemblaggio» per i loro prodotti.
E la storia comincia non negli Stati Uniti, ma in Europa, nel Medioevo, dopo la Peste Nera, che aveva ridotto di un terzo la popolazione del continente. In quei giorni, alcuni dei governi locali garantirono ai funzionari di alto livello (ed ad altre figure ritenute importanti) una «licenza» per mantenere l’ordine e raccogliere le tasse. Nel tempo, queste regolamentazioni divennero poi parte della European Common Law.W»